Il tribunale fallimentare di Roma ha concesso la proroga del concordato preventivo di Fiera Roma: altri 6 mesi di attesa prima che i creditori vengano chiamati ad esprimere il parere sul piano di rientro. Si tratta di una decisione che appare presa per il bene dell’azienda ma che in realtà costringe lavoratori licenziati ed aziende creditrici ad altri 6 mesi di estenuante attesa e a un ulteriore insopportabile ritardo (i lavoratori non hanno ancora percepito nemmeno il tfr ). Dobbiamo registrare che ancora una volta sono state salvaguardate solo le banche che vedono accrescere a dismisura gli interessi passivi per mutui “rischiosamente ” erogati . Investimenti S.p.A ha dichiarato che il valore degli interessi passivi ammonta a 22.000 euro al giorno. Una follia in un momento in cui il denaro alle banche non costa nulla. Non sarebbe molto meglio utilizzare queste risorse per reintegrare i lavoratori licenziati e salvaguardare l’indotto?
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