Sullo sciopero di ieri nel trasporto pubblico locale, Renzi dovrebbe chiedere scusa a cittadini e lavoratori, invece di invocare ulteriori restrizioni al diritto di sciopero come uno dei tanti caporioni del centro-destra. Il segretario del Pd dovrebbe chiedersi perché vi sia stata un’adesione altissima, nonostante il taglio del magro stipendio che questo comporta. Se provasse a capire, dovrebbe riconoscere le responsabilità di Governo e Pd che prima, per corrispondere a evidenti interessi particolaristici, hanno eliminano la clausola sociale nei cambi di appalto per la gestione del Tpl, e poi, di fronte allo sciopero che paralizza le città, al Senato, hanno fatto marcia indietro rispetto a una violazione inaccettabile di una protezione fondamentale del lavoro. Governo e Pd imparino a rispettare le persone che lavorano.
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