Il Governo M5S-Lega mette la fiducia in Aula alla Camera sul Decreto Proroghe e impedisce la discussione sull’emendamento per la salvaguardia delle/degli insegnanti Diplomati Magistrali ante a.s. 2001/02 e delle altre aeree di insegnanti assunti o inseriti con riserva nelle Graduatorie a Esaurimento. Mi dispiace per chi oggi nella scuola ha scioperato e mi dispiace per chi è venuto, ancora una volta, oggi, al presidio a Piazza Montecitorio per difendere la scuola pubblica, la qualità dell’insegnamento e la dignità del lavoro. Il dramma imminente è il licenziamento di quasi 7.000 insegnanti e l’esclusione dalle Graduatorie a Esaurimento di oltre 45.000 docenti. Si tratta delle Diplomate e dei Diplomati Magistrali ante a.s. 2001/02 e delle altre aree assunte o inserite nelle GaE con riserva. All’origine della storia, c’è la sentenza del Consiglio di Stato del Dicembre scorso. In campagna elettorale, avevamo promesso di evitare che gli errori di decenni di mala politica ricadessero sugli insegnanti e sugli alunni. Invece, il Governo e la maggioranza M5S-Lega, nonostante le promesse elettorali, hanno approvato una norma, nel cosiddetto “Decreto Dignità”, che conferma e rinvia licenziamento di massa e declassamento dalle graduatorie al 30 Giugno prossimo e prevede un assurdo concorso riservato ad una frazione minimale della platea interessata dalla sentenza del Consiglio di Stato e alle/ai laureate/i in Scienza della Formazione. Su questa norma, a Luglio scorso, abbiamo presentato, sia in Commissione sia in Aula alla Camera, emendamenti per salvaguardare quanti venivano colpiti dalla sentenza. La maggioranza li ha bocciati. Il 3 Agosto, siamo riusciti a far approvare al Senato, al Decreto Proroghe, un emendamento analogo a quello bocciato alla Camera sul Decreto Dignità. In questi giorni, il Decreto Proroghe è arrivato alla Camera. Speravamo che il governo e la maggioranza riconoscessero il testo approvato dal Senato. Invece, in Commissione Bilancio e Affari Costituzionali, con un emendamento dei relatori, giovedì scorso hanno cancellato la preziosa salvaguardia introdotta al Senato. Di fronte a tale atto di arroganza e di profonda contraddizione con gli impegni elettorali non soltanto nostri ma sopratutto di M5S e Lega, abbiamo presentato un emendamento per l’Aula della Camera. Ma il Governo mette la fiducia. È un comportamento inaccettabile. Ma non finisce qui. Riproporremo l’emendamento a fine ottobre alla proposta di Legge di Bilancio e, se non passasse, poi a ogni provvedimento utile. È una questione irrinunciabile di giustizia sociale e di impegno per la scuola pubblica.
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