La Lega di Matteo Salvini, nonostante la propaganda nazionalista, continua a essere Lega Nord. Oltre, alla secessione mascherata da ‘autonomia regionale differenziata’, lo dimostra l’offensiva contro Roma che, nel sottinteso, rimane ‘ladrona’. A Roma è dovuto un trattamento ad hoc non perché vi sono comuni di serie A e serie B, ma perché, in quanto Capitale, assolve funzioni specifiche e aggiuntive, tanto più che ospita anche la sede globale della chiesa cattolica. Matteo Salvini, con la connivenza dei parlamentari romani saltati sul carro della Lega Nord, è abile surfista di paure e risentimenti popolari ma incapace di prospettare un futuro alla nazione e alla sua capitale. Per provare a prendersi Roma, blocca un intervento a lungo dovuto. Punta ad aggravare ulteriormente le condizioni della città. Gioca al tanto peggio tanto meglio con la complicità opportunistica e vile di una parte della classe dirigente nazionale e romana. Il M5S porti con un emendamento in Parlamento la ristrutturazione del debito storico di Roma e cerchi tra tutte le forze politiche il sostegno.

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