Ripristinare l’elezione diretta del presidente e dei consigli provinciali è necessario e urgente. Il quadro attuale, determinato da un intervento demagogico e successiva bocciatura del referendum costituzionale, è il peggiore possibile, sia in termini di democrazia che di funzionamento di un istituzione decisiva per il governo di aerea vasta e dei relativi servizi a rete. È il quadro costruito per realizzare tagli insostenibili a servizi fondamentali, nascosti dietro il taglio di modesti costi della politica. La riconquista dell’elezione a suffragio universale per le province dovrebbe essere il primo passo di un riassetto istituzionale sistemico con riattribuzione allo Stato di competenze irragionevolmente affidate alle Regioni dalla sciagurata Riforma del Titolo V della Costituzione. Il M5S ha ragioni serissime per contrastare la Lega, a cominciare dalla cosiddetta “Autonomia differenziata”. Eviti di contrapporsi a una iniziativa utile all’Italia.

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