Dopo quanto avvenuto oggi in Senato su Tav, è necessario un chiarimento definitivo nella maggioranza. Non si può andare avanti con i tris e i poker di feroci e propagandistici Decreti Sicurezza per coprire l’allineamento a Bruxelles e l’inerzia su tutto il resto. M5S e Lega valutino se sussistono le condizioni per trovare un minimo comune denominatore sulle principali questioni in agenda: dall’autonomia differenziata, alla politica economica in discontinuità con la linea autolesionista dei Trattati europei. In assenza di un’intesa decente, Di Maio e Salvini riconoscano l’impossibilità di tirare a campare con il Governo Conte. Si assumano la responsabilità politica della serietà verso gli italiani e verso il Presidente Mattarella. È evidente che il dominio leghista sulla maggioranza alimenta un governo di difesa degli interessi più forti, non un governo di cambiamento per le fasce sociali più in difficoltà.
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