Non si costruisce il futuro sull’angoscia del presente. E’ necessario discutere la strategia e programmare gli investimenti per i prossimi anni e preparare i progetti per il Recovery Fund. Ma la priorita’ drammatica oggi e’ soccorrere milioni di lavoratori e famiglie che non hanno ancora ricevuto sostegno o l’hanno ricevuto ma sono spaventate dalla fine degli ammortizzatori sociali, dal rischio di licenziamento, dall’incertezza sulle modalita’ e gli orari di riapertura delle scuole.
Il governo deve portare subito in Parlamento la richiesta di terzo scostamento del deficit pubblico dall’obiettivo riprogrammato e approvare subito dopo un Decreto per dare reddito a lavoratori e famiglie, cancellare una parte delle imposte rinviate a piccole imprese, autonomi e professionisti, finanziare i Comuni soffocati dal crollo delle entrate. Continuare a ritardare il Decreto vuol dire aggravare la sofferenza economica e sociale e deprimere le prospettive di ripresa.
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